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| Alejandro Torreguitart Ruiz Mister Hyde all’Avana Edizioni Il Foglio 2009, pagg. 200, € 15,00 Alejandro Torreguitart Ruiz, di cui abbiamo pubblicato recentemente nella sezione Narrativa del forum “Il cane”, scrive dalla sua amata Cuba racconti molto suggestivi e intrecciati alla considerazione, sempre presente, delle difficoltà del vivere quotidiano. In “Mister Hyde all’Avana” si dedica al ritratto di una Cuba, sconosciuta ai più, alla quale riti e leggende, legati al sincretismo religioso, conferiscono un’atmosfera misteriosa e ammaliante. Il romanzo, che apre e titola la raccolta, “... trae ispirazione dal noto capolavoro di Robert Luis Stevenson… - si legge nella nota dell’autore - L’azione non si svolge a Londra ma all’Avana. Sono cubano e, come molti miei compatrioti, ho potuto conoscere soltanto la capitale e un po’ di campagna circostante…”. E anche la storia è molto diversa e alquanto originale. Un medico legale avanero alle prese con il suo lato femminile, oscuro e ed esplosivamente estremizzato. Un universo maschile (solo apparentemente femminile) dedito all’erotismo più spinto e privo di alcuna inibizione, una città che guarda e non comprende cosa sta accadendo. Storia inverosimile, come quella di ogni Mister Hyde, ma condita di riferimenti reali e attendibili. La descrizione della vita cubana nella capitale sembra essere l’intento del giovane scrittore Alejandro che, nel proseguo dei racconti, si abbandona alle suggestioni di culti e leggende riconducibili al sincretismo religioso e al Palo Mayombe, religione animista afro-cubana, originaria del Congo. Spiriti dei morti e della natura prendono il sopravvento sulle poche e povere difese degli uomini destinati a soccombere, soprattutto quando si avvicinano troppo al mistero delle divinità della “prenda”. Il “Diario quotidiano” chiude la raccolta; oltremodo interessante l’ intervista alla blogger Yoani Sanchez, incontrata nella sua abitazione nel centro dell’Avana. Antonella SantarelliEdited by menichella - 10/10/2009, 22:02
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